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Le 5 basi della SEO che devi conoscere

Giovanni Cardia

Giovanni Cardia

Consulente SEO | Digital Marketing a Cagliari

Indice

La ricerca organica rappresenta circa un terzo del traffico verso i siti web aziendali.

La ricerca organica porta più traffico di quello pagato e social messi insieme!

Cosa vuol dire tutto ciò?

Significa che la SEO è più rilevante che mai.

Se scrivi un blog o hai un’attività in proprio, è fondamentale che tu conosca almeno le basi della SEO.

La SEO di successo richiede una conoscenza approfondita del funzionamento dei motori di ricerca. Ci vuole tempo e pratica per fare le cose per bene.

Le migliori pratiche della SEO sono in continua evoluzione e sviluppo. Questo perché gli algoritmi dei motori di ricerca sono sempre aggiornati, anno per anno, mese per mese.

Centinaia di volte l’anno.

E ci sono più di 200 fattori di posizionamento che Google guarda quando analizza il tuo sito.

Se però si inizia dalle basi, si parte con il piede giusto.

Basi della SEO N. 1: Link

I link sono stati per anni uno dei fattori chiave del ranking di Google. E sono ancora in cima alla lista.

Nel 2020 Backlinko ha analizzato un milione di risultati di ricerca su Google per vedere quali fattori sono correlati al posizionamento in prima pagina.

Ecco cosa hanno scoperto sui backlinks:

correlazione prima posizione google e backlink basi della seo

Quando il numero di link di ricevuti da un sito diminuisce, così diminuisce anche il suo posizionamento.

Ma perché i link sono così importanti?

I link da siti ad alta autorità inviano un segnale a Google: fiducia. Possiamo paragonarlo ad avere qualcuno che garantisce per te. Più persone garantiscono per te, più sei affidabile.

Ora la domanda è:

Come si fa a ottenere questa fiducia, di cui Google ha così tanta stima?

I link sono difficili da trovare, soprattutto se non si è esperti nelle tattiche di link building.
Ci sono metodi proattivi che si possono usare per ottenere dei backlink.

A. Pubblicare uno studio originale o un caso di studio.

Questo è uno dei modi più naturali per far sì che le persone linkino al tuo sito. Tutto quello che devi fare è pubblicare uno studio originale, realizzato dalla tua azienda, che sia interessante o utile per il tuo pubblico.

Altri vorranno menzionare lo studio o i risultati nei loro post sul blog e linkarti come fonte, come ho fatto io con Backlinko (e gli altri siti di seguito).

Se non hai dati o risorse con cui lavorare, allora anche un caso studio attirerà i link. Un caso studio potrebbe concentrarsi su un ottimo risultato e su come lo hai ottenuto.

B. Scrivere testimonianze per aziende con cui hai lavorato.

Probabilmente hai visto varie testimonianze e potresti anche averle sul tuo sito.

Compila un elenco delle aziende con cui hai lavorato nell’ultimo anno. Poi invia a ciascuna di loro un’e-mail, ringraziandole per i loro servizi.

Offri una testimonianza per il loro sito, se ne desiderano una.

C’è una forte possibilità che accettino. Chi non vorrebbe una bella referenza per la propria azienda?

Non dimenticare di chiedere gentilmente un link, se non te ne danno automaticamente uno.

Basi della SEO N. 2: Content Marketing

Se trascuri i contenuti del tuo sito, stai sbagliando.

Il content è un altro fattore di posizionamento che si trova in cima alla lista.

Google vuole contenuti freschi in modo coerente, in modo da sapere chi è ancora attivo.

I contenuti mantengono le persone sul tuo sito. Questo è un segnale ai motori di ricerca che stai fornendo informazioni rilevanti e utili.

E, parlando di ovvietà… È così che inserisci le tue parole chiave!

Gli aggiornamenti di Google hanno ovviamente cambiato il modo in cui utilizziamo le parole chiave nei contenuti.

Ma questo non significa che i siti non si posizionino ancora sulle parole chiave. Infatti, i siti rankano per molte parole chiave.

Ahrefs ha analizzato tre milioni di keyword per vedere quante altre parole chiave sono classificate anche nelle prime 20 pagine.

basi della seo parole chiave top20 pagine in classifica

La pagina numero uno si classifica anche per altre 1.000 parole chiave.

Non si può perdere un’opportunità del genere.

Ecco alcuni consigli per produrre contenuti SEO-friendly.

A. Creare contenuti lunghi.

Secondo la ricerca di Backlinko, la lunghezza media del content dei siti in prima pagina su Google è di 1447 parole. Non poco lavoro.

Contenuti più lunghi forniscono più utilità ai visitatori del tuo sito. L’articolo non deve essere lungo, di per se non è la lunghezza che ci interessa. È la copertura dell’argomento. E per forza di cose, un articolo completo, è un articolo lungo.

Ti dà anche spazio per piazzare il maggior numero di parole chiave possibile – sia intenzionalmente che involontariamente.

Gli articoli lunghi attirano anche più backlink degli articoli corti:

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B. Provare diversi tipi di contenuti.

Diversi tipi di contenuti o articoli del blog possono servire a scopi diversi.

Una bella idea è quella di produrre i propri contenuti video.

I video tutorial sono un ottimo modo per fornire valore al pubblico.

I video sono contenuti altamente condivisibili e linkabili, il che li rende vantaggiosi per il traffico e il SEO.

E puoi comunque ottenere i benefici dei Blog post.

Basta pubblicare il video sul tuo blog e aggiungere una trascrizione. Crei così due formati di content per la tua audience.

C. Dai nuovo scopo ai vecchi contenuti.

A volte, i contenuti devono essere riadattati per mantenerli rilevanti. Nel mondo SEO, ad esempio, le tendenze e gli sviluppi si muovono rapidamente.

Ciò significa che i contenuti su argomenti SEO realizzati qualche anno fa presenteranno sezioni da aggiornare.

Una pratica comune è quella di riadattare i contenuti, trasformandoli in un mezzo diverso, come un’infografica, un e-book o uno slideshare.

Guarda come il Copyblogger ha adattato su Slideshare uno dei suoi contenuti blog più forti:

Basi della SEO N. 3: URL, titolo, Meta Descrizione

URL, titolo (Title Tag) e la Meta Descrizione(Meta Description) sono i tag del tuo post o della tua pagina che vengono visualizzati nei risultati della ricerca. Sono la prima cosa che una persona vede quando fa una ricerca.

URL Title Tag Meta tag basi della SEO

Questa è la tua prima impressione. Dobbiamo far si che sia una buona impressione.

Url SEO friendly

  • Url breve e semplice
  • Evita come la peste di avere URL poco leggibili
  • Massimo 60 caratteri
  • Usa le keyword, senza spammarle
  • No a punteggiatura o a caratteri particolari
  • Suggerimento: componi URL dal titolo (guarda come ho fatto con i miei!)

Meta description SEO friendly

La meta descrizione non è un segnale diretto di posizionamento per i motori di ricerca, ma ha molta importanza.

Perché aiuta le persone a decidere se cliccare o meno sul tuo risultato.

Quindi devi ottimizzare il titolo e la metadescrizione per migliorare il click-through rate (CTR). E il CTR è un importante fattore di ranking.

Esso confronta il numero di persone che cliccano su un risultato sul totale di quante lo vedono nella ricerca.

Perché se le persone non cliccano sul tuo link, Google lo noterà e abbasserà il posizionamento del tuo sito web.

Title tag SEO friendly

Per esempio, uno studio di Contently ha mostrato che i titoli più lunghi (fino a 90-99 caratteri) hanno un migliore tasso di click-through rate.

basi della seo più caratteri ctr più alto

Assicurati che il tuo titolo contenga la tua parola chiave.

Se Google vuole sapere di cosa parla il tuo articolo, il titolo è il fattore più importante (cosa dovrebbe esserlo altrimenti?!)

Ma tieni a mente:

Un titolo ottimizzato per il SEO non sarà necessariamente il più attraente.

  • Un titolo ottimizzato SEO è di 60 caratteri, soglia sopra la quale Google lo taglia.
  • Un titolo con il maggiore CTR è tra i 90 e 99 caratteri.

Quindi è necessario trovare il giusto mezzo, dove il tuo titolo è buono per i motori di ricerca e per il tuo pubblico.

Ecco alcuni consigli per fare proprio questo.

A. Posizionare le parole chiave vicino all’inizio del testo.

Piazzale in una posizione naturale, ma il più vicino possibile all’inizio. In questo modo Google riceverà il segnale forte e chiaro. Le parole chiave più vicine all’inizio sono quelle che assumono il valore più grande. Scegli con cura l’ordine delle tue keyword.

B. Rendere il titolo accattivante e cliccabile.

Probabilmente hai già visto un titolo virale.

Buzzsumo ha analizzato 100 milioni di titoli per capire cosa rende un titolo popolare. Questo grafico prende in esame le condivisioni e le reaction social.

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Hanno scoperto che i titoli che contengono alcune frasi hanno ottenuto un maggiore coinvolgimento su Facebook.

E c’è di più: I titoli emotivi aumentano ancora di più la curiosità.

Migliori titoli attraenti

Questa è la traduzione (e adattamento) delle parole che rendono migliori i titoli.

  1. Ti farà
  2. Questo è perché
  3. Possiamo immaginare
  4. Solo X su (es. Solo 5 in un milione)
  5. La ragione è
  6. Stanno impazzendo
  7. X foto mozzafiato
  8. Lacrime di gioia
  9. Questo è cosa succede
  10. Ti farà piangere
  11. Ti farà venire la pelle d’oca
  12. Parlarne
  13. Troppo carino
  14. Scioccato di vedere
  15. Scioglierà il tuo cuore
  16. Solo X cose
  17. Non potrai smettere di ridere
  18. Top X canzoni
  19. Twitter reagisce a
  20. Cosa accadrà dopo

Migliori inizio di titolo attraenti

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Migliori finali di titolo attraenti

Ci sono anche delle frasi con cui finire i titoli in modo da ottenere risultati migliori.

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Può essere interessante inserire la parola chiave in un generatore di titoli.

Vediamo Portent, con la parola chiave “Marketing”.

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Non male, ma attenzione…

È importante che il tuo titolo e la tua meta descrizione rappresentino realmente il contenuto che hai creato.

Altrimenti, avrai l’effetto chiamato pogo-sticking.

Succede quando qualcuno cerca qualcosa, clicca sul primo risultato. Il risultato non contiene le informazioni che sta cercando, torna indietro e clicca sul risultato successivo.

Non è ancora quello che sta cercando, quindi torna indietro e clicca sul risultato successivo e così via fino a quando non trova quello che sta cercando e rimane su quella pagina.

La pagina su cui rimangono salirà di posizione, e se la tua pagina fa parte dell’effetto pogo-sticking, scenderà.

Basi della SEO N. 4: Esperienza utente

I motori di ricerca danno valore all’esperienza dell’utente (UX). Google raccoglie dati sul comportamento degli utenti quando arrivano sul tuo sito.

E questo va benissimo se si dispone di un contenuto di livello, rilevante per il termine di ricerca e che fornisce valore al visitatore.

Ma se la tua pagina non viene caricata abbastanza velocemente, il ricercatore “rimbalzerà” via dal tuo sito.

Quando un gran numero di persone se ne va, invierà un segnale a Google: l’esperienza utente che proponi non è abbastanza buona.

Ma il tempo necessario al caricamento del sito è solo una delle tante metriche che Google analizza per valutare l’esperienza dell’utente. L’UX è una disciplina talmente intricata, con molti aspetti, che ha un proprio campo di esperti.

Esperienza utente significa lavorare con l’utente in mente.

Un utente viene sul vostro sito per trovare un prodotto o un’informazione. Se il sito non gli fornisce ciò che si cerca, non gli interesserà il design all’avanguardia.

Gli utenti vogliono solo che l’intera esperienza sia facile.

Siamo tutti fondamentalmente dei bradipi al giorno d’oggi. Pigri

Ad Hubspot hanno scoperto che ciò che i consumatori apprezzano di più del web design è il livello di facilità.

Quale è il fattore più importante nel design di un sito web?

  1. Rende semplice trovare quello che cerco
  2. Il sito web è bello da vedersi
  3. Il sito web contiene esperienze interattive
  4. Altro
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Cosa puoi fare per offrire agli utenti un’esperienza facile?

A. Aumentare la velocità del sito.

Come si fa a migliorare la velocità di un sito web?

Beh, ci sono alcuni metodi che richiedono competenze tecniche e altri no.

Una cosa che si può fare facilmente è ritagliare le immagini in modo che siano della giusta dimensione e comprimerle usando uno strumento come Tiny JPG.

Sono molto utili e richiedono relativamente poche conoscenze utilizzare strumenti come:

  • CDN come CloudFlare
  • Plugin di caching
  • Partire da un tema di buon livello

Puoi anche cancellare i plugin che non usi perché potrebbero rallentare il tuo sito.

B. Semplicità

La semplicità vince sempre.

Hai bisogno di un messaggio semplice e di sezioni chiare, in modo che gli utenti possano trovare quello che stanno cercando.

Gli utenti non dovrebbero perdere tempo a trovare passaggi segreti verso diverse aree del tuo sito.

C. Limitare gli annunci pubblicitari.


Troppi annunci possono far perdere tempo agli utenti. In particolare sul cellulare.

I pop-up sono particolarmente terribili per l’UX mobile e dovrebbero essere ridotti al minimo. Spesso non si ridimensionano correttamente per adattarsi al mobile.

E non è così facile sbarazzarsene come lo è su un desktop. Bisogna trovare la x piccola e camuffata tra gli altri elementi.

Basi della SEO N. 5: Esperienza Mobile

La SEO mobile è più importante che mai.

L’indicizzazione mobile è reale.

E bisogna essere pronti.

La maggior parte delle persone cerca su mobile in questi giorni e il cambiamento è già arrivato.

Tutte le nicchie beneficiano di una migliore ottimizzazione SEO mobile, non è opzionale.

Come si ottimizza per il mobile?

Verifica se il tuo sito è mobile-friendly con il test mobile friendly di Google.

Tutto quello che devi fare è copiare e incollare il tuo URL. Ci vogliono pochi secondi per ottenere i risultati.

Saprai se il tuo sito è mobile-friendly, vedrai un riepilogo di questo tipo:

Google test mobile friendly basi della seo

Se il sito non supera il test, Google ti dirà quali sono gli errori sulla versione mobile del tuo sito web.

Tipicamente per correggere questi errori, dovrai creare un sito web responsive.

Ecco alcuni consigli aggiuntivi per il SEO mobile.

1. Ottimizzare per la SEO locale.

Pensa a come cerchi sul tuo smartphone.

Scommetto che quando sei in giro e hai bisogno di trovare un negozio o un ristorante locale, per esempio, cerchi su Google.

Non sei solo. L’89% delle persone cerca un’attività locale sul proprio telefono una volta alla settimana e il 58% lo fa quotidianamente.

L’89% delle persone!

Questo significa che è necessario migliorare la SEO locale per ottenere i migliori risultati sul cellulare.

2. Ottimizzare per la ricerca vocale

Molte persone usano la ricerca vocale sul loro cellulare.

L’importanza della ricerca vocale sta crescendo.

Quindi è necessario iniziare a pensare al tipo di linguaggio naturale che le persone useranno per effettuare una ricerca vocale. E aggiungere le scoperte alla vostra lista di parole chiave.

Perché anche se si potrebbe digitare “meteo Cagliari”, non lo userai con Siri o Alexa.

Probabilmente chiederai: “Com’è il tempo a Cagliari?”.

Il tuo contenuto dovrà riflettere questo nuovo modo di cercare.

E le keyword?

Le parole chiave della SEO, le keyword, meritano un discorso a parte.

Le basi della SEO esposte in questo articolo perdono il loro senso, se prima non viene fatta una ricerca adeguata.

Ma cosa sono le keyword, come sceglierle e come inserirle nel tuo sito web per aumentare il traffico?

Scoprilo nell’articolo dedicato alle keyword.

Conclusione – Cosa fare dopo

Fare SEO è come cercare di colpire un bersaglio in movimento

Ma mettere in pratica le basi ti assicurerà di colpire nel segno.

Ci sono molti metodi proattivi che si possono usare per migliorare la SEO, anche se non si dispone di competenze tecniche.

Controlla le metriche importanti come i link o i contenuti con metodi.

Pensa sempre al tuo pubblico e ai motori di ricerca quando lavori sul tuo sito.

Se hai letto questa guida, immagino avrai in mente qualcosa.

Quale è quindi il passaggio successivo da fare, per mettere in pratica le basi della SEO?

Consulenza SEO

Ora hai capito che la SEO è fondamentale.

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